Carramba che Virus!!!

Andrà tutto bene!!

Nuova iniziativa...

megafono
Seppure brevemente, abbiamo potuto ritrovarci nel laboratorio di redazione in forma integrata; abbiamo avuto poco tempo prima che la situazione pandemica ci costringesse a lavorare a distanza, ma come sempre nascono nuove interessanti idee....
Dal gruppo di Mathi, le ragazze della redazione hanno proposto un'idea fantastica...e ognuno dei lettori può contribuire a realizzarla!!!
Il blog, nato in una situazione di pandemia, vuole da sempre essere uno strumento prezioso per mantenersi vicini malgrado il necessario distanziamento fisico, ma vuole anche essere accessibile a tutti!
Molte persone potrebbero per esempio non saper leggere o anche semplicemente aver problemi di vista o concentrazione: ecco perchè abbiamo deciso di provare a pubblicare i nostri articoli fornendoli di un file audio o video, un lettore che legga per tutti il contenuto dei nostri preziosi articoli.
Se quindi hai del tempo libero da dedicarci, procurati un telefonino, avvia il registratore vocale (o fai un video) mentre leggi ad alta voce uno dei nostri articoli e poi invia il file a [email protected] oppure al coordinatore del centro diurno, indicando possibilmente il titolo dell'articolo ed eventualmente in quale sezione del blog si trova.

La Redazione

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Il bosco (tra prosa e poesia...)

bosco
Il bosco può mettere paura, ma non è così; alla fine può essere meraviglioso se visitato.
Esso è frequentato da animali: c'è lo scoiattolo che si ciba di ghiande e noci e furtivo va sull'albero veloce; ci può essere il riccio, il tasso oppure la volpe o l'orso che va in cerca di miele...insomma tanti animali ma anche alberi altissimi.
Molti animali costruiscono o trovano tane in cui rifugiarsi quando viene l'inverno e proteggersi dal freddo: alcune di queste tane sono sotto terra, ben nascoste.
Bello è l'inverno nel bosco, quando nevica e magari è tutto bianco, tutto tace, sembra un luogo fiabesco.
Quando l'inverno finisce ed arriva la primavera il bosco inizia a ravvivarsi e tutto è straordinariamente fantastico: gli animali escono dalle tane, si sentono i ruscelli rumoreggiare e gli alberi frusciare alla brezza di un venticello leggero.
Tutto è magnifico, talvolta misterioso e bisognerebbe viverlo per poterlo capire.

Elena F.

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Formula 1

formula1
La Formula 1 è uno sport di automobili da corsa nato negli anni 50.
Nei primi anni correvano i piloti migliori Cleir Regazzoni e Arturo Mazzario tanto per citarne alcuni a titolo d'esempio.
Le scuderie che gareggiano appartengono a più nazionalità: ci sono auto francesi, tedesche e naturalmente anche italiane quali Ferrari, Benetton e Toro Rosso.
Nei primi anni durante le corse gli incidenti erano molto più frequenti di adesso per il fatto che le automobili non erano messe a norma di sicurezza ai livelli di oggi: in effetti erano troppo veloci e l’abitacolo non era idoneo tanto che bastava un incidente che la macchina poteva anche facilmente andare a fuoco.
Con l’andare degli anni per arginare il problema dei troppi incidenti iniziarono a migliorare la sicurezza sia sulle piste che sulle auto ed iniziarono a diminuire anche la velocità.
Una corsa delle auto viene chiamata Gran Premio che consiste nel fare parecchi giri di pista: il numero dipende dalla lunghezza del percorso e vince chi esegue i giri nel minor tempo.
Un incidente che mi ricordo in particolare è quello in cui è mancato Gilles Villeneuve. Altri incidenti che mi ricordo sono quelli di Niky Lauda e Ayrton Senna. Già da quei tempi in avanti la sicurezza fece un grosso passo avanti anche se lentamente, si cominciò a migliorare l’abitacolo delle auto per renderlo più sicuro.
Un campione degli ultimi anni che correva con la Ferrari e che ha vinto parecchi gran Premi è Michael Shumacher che concorreva con Fernando Alonso.
Oggi guidano la Ferrari Sebastian Vettel e Charles Leclerc.
L’ultimo Gran Premio che ho visto si è svolto 2 settimane fa: i due ferraristi quasi subito dopo la partenza si sono scontrati entrambi.

Guido D.

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Basket in carrozzina

basket
Nel lontano 2010 in una palestra di via Moncrivello a Torino ho iniziato l’attività di basket in carrozzina amatoriale con la UICEP (Unione Italiana Contro l’Emarginazione Paraplegica) guidata dal coach.
Parliamo un attimo della carrozzina da basket.
Ha 2 ruote scampanate che servono per spingersi meglio, non ha l’utilizzo dei freni. Da poco tempo è stata messa dal CIP (Comitato Paralimpico Italiano) la ruotina antiribaltamento che prima non c’era, il rischio era di ribaltarsi.
Nel lontano 2006 prima delle paralipiadi di Torino veniva svolto un evento “paralimpic day” che coinvolgeva tutti gli sport: basket, ping pong tiro con l’arco tennis, tutti per persone diversamente abili, e non, infatti chi voleva poteva sedersi in carrozzina e provare quanto è difficile svolgere sport dalla carrozzina se uno non è abituato.
La UICEP nel 2012 arrivò 4° ai campionati FIPIC giocandosi così le finali scudetto a Verona affrontando la Briantea Cantù 84, i Bradipi di Bologna e Verona basket.
La squadra di Torino si chiamava UICEP e ora ha cambiato nome in HB UICEP TORINO, io giocavo in questa squadra ed ero soprannominato killer: giocavo come difensore centrale del quintetto. Adessol’HB si occupa di fare attività a livello amatoriale.
Per il riscaldamento si inizia con lo stretching poi si fa l’8 con 12 giri di campo, poi vengono fatte le linee che consistono in partenze e frenate ad ogni fischio del coach. Infine si fanno fino a 50 tiri.
Ci sono diverse fasce: fascia rossa per fare punto si può toccare anche il "ferro", fascia gialla per far punto si deve fare canestro, come per la fascia arancione e la fascia verde. Queste fasce rappresentano una classificazione del grado di disabilità.
Prima dell’inizio di ogni partita il capitano con l’arbitro e i giudici di gara fanno la classificazione, poi ci si mette in linea per il terzo tempo, che sarebbe il saluto di squadra e poi c’è il fischio d’inizio. Ad ogni rimessa laterale per la ripartenza del gioco bisogna dire “gioco”. Tutti i componenti e lo staff tecnico possono essere espulsi per fallo, esiste il fallo tecnico e di gioco. Hai a disposizione 5 falli dopo di che non si può più giocare. Inoltre c’è la possibilità di essere sostituiti quante volte si vuole a livello amatoriale: mentre in serie A si può anche non giocare e venir convocato, nell’amatoriale tutti devono entrare in campo altrimenti ti danno la partita persa per 3-0 a tavolino.
La squadra ospite ha 20 minuti per arrivare sul campo di gara, cambiarsi e fare riscaldamento. Se la squadra ospite non arriva è discrezione dell’arbitro aspettare o dare partita vinta a quella di casa.
Parliamo della preparazione atletica: si svolge su velocità, tiri e palla medica oppure tiranti cioè elastici che attacchi al quadro svedese per fare il movimento di carrozzina stando fermo.
Con questo concludo e invito tutti i ragazzi disabili a praticare lo sport, perché lo sport è senso di vita ti fa sentire bene, ti fa vivere con il gruppo e conoscere gente e confrontarti con le tue stesse difficoltà senza porsi nessun limite perché lo sport insegna a vivere, ti fa sentire meno il problema di essere in carrozzina.
Un saluto!

Giuseppe L.

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Il "Cambiamento": subirlo o progettarlo????

Improvvisamente a marzo ci siamo ritrovati in lockdown: le nostre abitudini improvvisamente stravolte ci hanno costretto ad adattarci al susseguirsi degli avvenimenti che hanno causato non pochi disagi. Tutto è avvenuto in tempi repentini ma questa volta, a differenza di come spesso accade, non è stato un cambiamento per il singolo o per gli sfortunati di turno: ha coinvolto tutto il mondo. La sola cosa che abbiamo potuto fare è stata adattaci alla nuova situazione nel migliore dei modi possibili.
Dal gruppo integrato della redazione è nata una riflessione che ha quasi il gusto della sfida: ma è possibile prevedere i cambiamenti? ...farsi trovare preparati? ...ma anche … è possibile decidere in quale direzione andare, manovrare il timone del cambiamento?
Ci siamo ritrovati in più occasioni a riflettere sul cambiamento, sulle difficoltà di mettere in discussione le nostre certezze, sulle paure di abbandonare abitudini consolidate, ma anche sul desiderio di percorrere nuovi sentieri, realizzare nuovi progetti ed aspirazioni.
Talvolta siamo noi stessi a sottostimare potenzialità e vincoli, ma ormai dovrebbe essere chiaro che insieme si vince: non è uno slogan vuoto, è un modo piacevole di sentirsi parte di una comunità, un modo funzionale di essere utili per quanto possiamo ed essere appoggiati per quanto è possibile. Stufi di parlare di pandemia, abbiamo iniziato a pensare a cambiamenti che modificherebbero la nostra vita; abbiamo riflettuto parecchio sul fatto che non siamo onnipotenti e che alcuni cambiamenti sfuggono al nostro controllo; abbiamo imparato che alcuni fattori cambiano impercettibilmente (ma inesorabilmente) in maniera costante e se non possiamo “fermarli” possiamo comunque prevederli, anticiparli e metterci quindi in una situazione di vantaggio: il tempo per esempio scorre indipendentemente da tutto e tutti e non possiamo far finta che non sia così! Possiamo però farci trovare preparati progettando al meglio le nostre aspirazioni ed appoggiandoci a tutti gli strumenti a nostra disposizione, siano essi di carattere tecnologico, relazionale, sociale e chi più ne ha più ne metta. A seguire leggerete i contributi personali della riflessione che ci siamo posti: cosa cambieresti della tua condizione attuale nei prossimi anni della tua vita?
Alcuni contributi sono al momento solo desideri abbozzati, altri sono stati appena avviati, altri ancora sono già in fase di realizzazione...
Inviate i vostri progetti, sogni a [email protected] o comunicateli ai coordinatori dei servizi.

La Redazione

La mia patente di guida

alessio Tutto è nato da un laboratorio di teatro: quel bel giorno a teatro il regista ci fece scrivere dei bigliettini a piacere ed io ricordo che scrissi che mi sarebbe piaciuto prendere la patente per rendermi molto più autonomo.
Subito mi sono chiesto se per me sarebbe stata fattibile come cosa e mi sono posto molte domande prima di affrontare questo grosso cambiamento per me.
A oggi dopo essermi posto tutte le domande di rito io sono stato capace di non far decadere quello che io quel bel giorno scrissi su quel bigliettino.
Dopo avere fatto tutte le visite del caso per capire se sono in grado di poter affrontare gli altri step ho dovuto fare il simulatore di guida ed una prova su strada, e credetemi non e facile per chi non ha mai guidato, ma personalmente posso dire che ho raggiunto il mio primo obiettivo.
...ma non c’è solo il primo obbiettivo (che è già stato raggiunto): ora resta l'obiettivo scuola guida ma purtroppo con questa pandemia mi sono dovuto temporaneamente fermare.
Non mi sono arreso e sto provando a fare i quiz su internet cosi mi faccio una idea con tutte queste domande che ci sono .
I costi per una macchina adattata per la guida per ragazzi con disabilità sono moto elevati, quindi non tutte le autoscuole hanno la macchina adattata e dico questo perché per ogni disabilità si possono utilizzare strumenti differenti calibrati sulla persona e per alcuni casi basta solo il cambio automatico.

Alessio

Stufo di vivere da solo

Nei prossimi cinque anni mi piacerebbe condividere la vita con una donna: mi piacerebbe conoscere una donna brava, nè grassa nè magra, prosperosa e coi capelli biondi o castani; dovrebbe avere un carattere buono e soprattutto dovrebbe essere molto ordinata!.
Se fossi sposato cambierebbe tutto e sprattutto non sarei più solo.
Immagino che al mattino potremmo fare colazione insieme; lei potrebbe preparare il pranzo ed io mi occuperei di apparecchiare prima di pranzare insieme e goderci insieme un buon caffè. Nel pomeriggio potremmo riordinare la casa, fare una passeggiata e quindi decidere insieme cosa mangiare a cena, scegliere quale programma guardare in televisione.
Mi piacerebbe progettare insieme delle vacanze estive a Rimini, soggiornare un un albergo, aiutarsi reciprocamente a spalmarsi la crema solare per non bruciarsi, prendere il sole ed andare insieme a trovare amici e parenti, cosa che solitamente non faccio prorio perchè sono solo.
Per poter realizzare il mio progetto devo iniziare ad uscire più sovente da casa, frequentare gli amici ed aumentare le occasioni per poter conoscere la mia futura sposa!

Giampiero

Voglia di mare

Nei prossimi cinque anni mi piacerebbe riuscire a trasferirmi al mare, ma non in un posto qualsiasi: mi piacerebbe trasferirmi in Emilia Romagna!
...certo non potrei fare a meno della vicinanza dei miei cari e mi piacerebbe quindi trasferirmi insieme a loro, insieme ai miei genitori, mia sorella e mio cognato: non riesco proprio ad immaginarmi lontano da loro.
Certo non nego che mi piacerebbe un pò più di indipendenza e credo che la soluzione migliore sarebbe trasferirci tutti ma ognuno nella propria abitazione!
Per realizzare questo deesiderio dovrei riuscire a convincere tutti loro a trasferirsi, ma in particolare l'aspetto più problematico è che mio cognato dovrebbe cambiare lavoro o comunque trovare un buon posto di lavoro!

Cianzia

Viva la compagnia!

Da qui ai prossimi cinque anni desidero avere un gruppo di amici con cui poter condividere momenti conviviali: amo passeggiare in compagnia, andare a mangiare in comitiva e soprattutto "far festa" con glia amici e passare dei momenti sereni, divertenti e spensierati.
In realtà un gruppo di persone composto da amici e conoscenti esiste già ma dovrò impegnarmi a mantenermi in contatto e magari ad aiutare ad organizzare e proporre occasioni di questo genere!

Gisella

Lavori in corso

(Pietro stà vivendo sulla proria pelle una sua libera scelta importante, di autonomia ed al momomento pubblichiamo i suoi saluti..)
Cari ragazzi e cari educatori: vi voglio ringraziare dal più profondo del cuore per tutto quello che avete fatto per me in questi anni.
Anche se saremo distanti per mia scelta, vi porterò sempre nel cuore.
Ci terremo in contatto anche se mi sono trasferito a Borgaro.
A presto!

Pietro

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Siamo tornati!!!

La Redazione ha ripreso a pieno ritmo il lavoro e il blog ha cambiato la propria struttura ottimizzandola attraverso la suddivisione per argomenti come già anticipato (vedi articolo seguente).
Sono necessari ulteriori aggiustamenti soprattutto rispetto ad articoli contenenti argomenti diversi: ad esempio esistono articoli contenenti una ricetta ed una poesia che vanno scomposti e successivamente inseriti nelle reciproche sezioni.
Anche la veste grafica (colori, formato dei caratteri) sarà oggetto di migliorie nel corso del tempo, ma al momento era importante tornare ad essere online al più presto.
Un arduo compito ci aspetta: selezionare i contributi più significativi e produrre l'ormai storico "Carramba che news!" ovvero il giornalino dei centri diurni in formato cartaceo arricchito dagli elaborati che produrremo insieme nei prossimi incontri.
Il gruppo dei redattori si è modificato, ma come dovrebbe essere già noto da tempo, chiunque può partecipare inviando i propri contributi via mail o attraverso i coordinatori e gli operatori dei servizi.
Attualmente il gruppo di redazione si incontrerà il giovedì mattina a Lanzo, ma potrà continuare il proprio operato a casa o presso il proprio centro diurno: a questi incontri settimanali, previa disponibilità, si potranno organizzare incontri online per la condivisione allargata di esperienze pratiche: detto così suona noioso e difficile.. ma come sempre vi chiedo di fidarvi: sarà divertente ed arricchente.
Inutile dire che i vecchi contenuti non sono spariti, ma li trovate nelle pagine a tema raggiungibili dai link sulla barra di navigaziione cliccando l'argomento che vi interessa.(per chi utilizza il telefonino o il tablet: per aprire la barra di navigazione contenente tutte le rubriche è necessario cliccare sull'icona in alto a sinistra raffigurante tre linette orizzonati sovrapposte!)

La Redazione

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Pausa estiva e Upgrade di "Carramba che virus"

upgrade
Venerdì 31 luglio 2020 i redattori di “Carrambachevirus” si sono riuniti virtualmente per i saluti estivi: così come capita anche agli altri laboratori, in special modo a quelli integrati l'arrivo dell'estate impone una “pausa estiva” per dar modo a tutte le persone di fare un po' di meritate ferie e, per quelli che restano, di approfittare della bella stagione per concedersi qualche gita in più del solito.
La Redazione continuerà comunque a lavorare ed il blog si arricchirà dei contenuti, ma anche dei preziosi commenti che i redattori ed i simpatizzanti invieranno.
Come concertato durante l'ultimo incontro, il blog cambierà veste in modo da risultare più funzionale ed ordinato; i contenuti saranno suddivisi per argomento e nasceranno quindi delle rubriche che daranno la possibilità ai nostri lettori di accedere ai contenuti di loro interesse più agevolmente.
Allo stato attuale sono state individuati i seguenti argomenti (ma potete, nei commenti all'articolo, suggerire variazioni, aggiunte, modifiche...):
  • Recensioni (film, libri, spettacoli)
  • Moda
  • Sport
  • Poesie, racconti
  • Ricette
  • Esperimenti
  • Documentari
  • Attualità
  • Passatempo (barzellette, giochi, indovinelli)
I contenuti appariranno quindi inizialmente in prima pagina per poi essere archiviati nelle varie rubriche (attualmente l'archivio segue l'ordine cronologico). Le varie rubriche saranno raggiungibili attraverso i rispettivi links posti sulla barra di navigazione, mentre verranno opportunamente rimossi quelli divenuti obsoleti come ad esempio "Chat", "Videochat", "Archivio"...
Se quindi, cercando di leggere “Carramba che virus” vi imbatteste in una pagina con un nuovo aspetto, sappiate che non avete sbagliato indirizzo, ma vi siete imbattuti nell'aggiornamento del sito, nell' Upgrade del blog!!
Ricordiamo a tutti, redattori e lettori, che i commenti lasciati ai contenuti pubblicati sono di vitale importanza: basta veramente poco tempo per riconoscere il giusto valore all'impegno di chi decide di condividere i propri pensieri, la propria arte, le proprie esperienze coi lettori in questo periodo in cui i contatti sociali sono necessariamente limitati.

La Redazione

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